(detto
Luca da Reggio). Pittore italiano. Fu allievo di Guido Reni che lo
seguì nel primo apprendistato alla scuola di Bologna. Passò al
servizio del duca Cesare d'Este come aiuto del Tiarini, impegnato a Modena dal
1627 nell'esecuzione di una serie di lavori tra i quali il
Martirio di San
Pietro (Galleria Estense di Modena). Nel 1635 giunse a Padova, dove
poté portare quella parte della cultura bolognese assimilata negli anni
di studio giovanili e verificarla nell'ambiente veneto. Qui gli si presentarono
le grandi figure del Rinascimento locale e conobbe Paolo Veronese. Riconosciamo
nella
Peste del 1630 la prima opera, datata 1635, della sua notevole
produzione padovana. Compì frequenti viaggi, spostando il centro della
sua attività da Padova a Reggio. In questa città, nel 1644
portò a termine la stupenda serie di affreschi nella chiesa della Madonna
della Ghiara. Nell'impegno del
F. risultano evidenti i nuovi problemi
suscitati dall'incontro col Veronese, innestati nel suo già consolidato
stile composito di elementi tiarineschi. Tornò a Padova nel 1650.
Legò il suo nome ad un notevole ciclo di affreschi con le
Storie di
Antenore, nella villa Selvatico-Emo, a Battaglia Terme. Lavorò
inoltre a delle tele sul soffitto della chiesa di San Tommaso Cantauriense
(Reggio Emilia 1605 - Padova 1654).